Mappa e itinerari turistici a Oristano

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Cosa fare a Oristano

Un viaggio lontano nel tempo nel variegato mondo della storia, della cultura e delle tradizioni della città di Oristano, partendo dal periodo storico più caratteristico dell'isola, l'età nuragica, per poi continuare con le tracce lasciate dai popoli che sono approdati nelle coste del litorale oristanese, arricchendo la storia della città. Oristano offre un percorso costellato di chiese e santuari, databili all'età giudicale e al periodo spagnolo, senza tralasciare le chiese campestri, sede di culti antichissimi evolutisi nel corso dei secoli.

Si potrà conoscere la storia del glorioso medioevo giudicale, età in cui la città era dotata di cinta muraria e di alte torri difensive, vestigia di un ricco passato ancora oggi visibile nei resti delle mura e nelle due torri medievali perfettamente conservate.

I principali monumenti incontrati nei vari itinerari sono oggetto delle schede di approfondimento. Le peculiarità di questa città non sono rappresentate solo dalla storia e dai suoi monumenti, ma anche da manifestazioni straordinarie come la Sartiglia, antica giostra equestre di origine medievale, che ogni anno attira un gran numero di appassionati e curiosi da ogni parte del mondo. L'origine e la storia centenaria di questo torneo cavalleresco è ripercorribile in un itinerario che vede come filo conduttore la storia dei gremi, le associazioni di mestiere che organizzano la giostra, passando per le loro sedi di culto e i luoghi più espressivi della città spagnola.

  1. Itinerario Viola: visita del centro storico di Oristano

    Partenza: piazzetta Corrias | Arrivo: Corso Umberto

    Il percorso consiste in un viaggio attraverso le strade del centro storico cittadino e la visita ai principali monumenti civili e religiosi. Inizio del percorso: piazza Corrias.

    Nella centralissima piazza Corrias si affaccia il Palazzo Parpaglia, sec. XVII. L’edificio ospita l’Antiqvarivm Arborense, Museo Archeologico “Giuseppe Pau”, che custodisce reperti che abbracciano un ampio arco temporale che va dall’età preistorica fino a quella medievale. Il percorso museale è ideato su due piani. Il piano inferiore è destinato alle mostre temporanee, mentre in quello superiore, nella prima sezione, sono esposti i reperti preistorici, protostorici e nuragici provenienti dalla penisola del Sinis: strumenti litici in ossidiana e selce, manufatti ceramici di uso quotidiano e rituale, martelli, puntali di lancia e faretrine votive in bronzo. La seconda sezione ospita le urne cinerarie e i corredi tombali fenici e punici (secoli VII-III a. C.) pervenuti dall’antica città di Tharros, uno degli scali commerciali più importanti del Mediterraneo. Documentano lo splendore e la natura cosmopolita del ricchissimo centro urbano le armi in ferro, i piatti, le brocche, le statuine fittili, la maschera funeraria, le ceramiche di importazione etrusca e greca e il busto di Eracle. Segue la terza sezione, che custodisce i materiali d’età romana, paleocristiana e altomedievale (secoli II a.C.- VII d.C.): molti i reperti d’età romana provenienti da Tharros, quali lucerne, vasellame da mensa, anfore, preziose urne cinerarie in vetro soffiato e unguentari. Interessantissima è anche la sala retabli, ubicata al piano superiore, che raccoglie pregevoli opere pittoriche quali il retablo di San Martino (secolo XV, rappresentazione della conversione e consacrazione di Martino vescovo di Tours), il retablo del Santo Cristo (1533, opera della Scuola del pittore cagliaritano Pietro Cavaro) e il retablo della Madonna dei Consiglieri (1565, opera del pittore cagliaritano Antioco Manias, raffigurante i consiglieri della città inginocchiati ai piedi della Madonna assisa in trono). Completano la collezione il plastico della città di Tharros e quello della città medioevale di Oristano.

    Passando dalla via Serneste e svoltando a destra per la via Garibaldi, si giunge alla Chiesa e Convento di Santa Chiara, sec.XIV. Proseguendo questa antica stradina medievale si arriva alla Torre di Portixedda, secc. XIII-XVI. Risalendo verso il cuore della città lungo la via Lamarmora, si incontrano la Chiesa e il Convento delle monache Cappuccine, sec. XVIII , la Chiesa di Santa Lucia, sec. XVIII e la Chiesa e il Convento dei Domenicani, sec. XVII. Attraversando la piazza Martini, caratterizzata da un bellissimo giardino fiorito e da tre altissime palme, si arriva nella piazza Eleonora al cui centro si erge la grande statua dedicata alla giudicessa oristanese, sec. XIX; ai suoi lati si affacciano il Palazzo degli Scolopi, sec. XVII, il Palazzo Campus-Colonna e il Palazzo Corrias-Carta. Risalendo lungo la via Eleonora si giunge alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, secc. XIV-XVIII. Proseguendo nella via Duomo si può visitare la Chiesa di San Francesco, secc. XIII-XIX. Percorrendo la via De Castro si arriva nella centralissima piazza Roma, sovrastata dalla grandiosa Torre di Mariano II, sec. XIII. Rientrando attraverso il corso Umberto si incontra il settecentesco Palazzo Arcais, sec. XVIII e, svoltando a sinistra, passando per il portico Corrias, si ritorna alla piazza Corrias.

  2. Itinerario Giallo: Oristano capitale giudicale

    Partenza: piazza Roma | Arrivo: via Diego Contini

    Piazza Roma, via Mazzini, via Solferino, piazza Manno, via Cagliari, via Diego Contini, piazza Roma.

    L’itinerario “Oristano capitale giudicale” prevede il passaggio lungo le strade un tempo occupate dalle mura e dalle alte torri medioevali. possibile seguire in una cartina l'intero itinerario rilevando i passaggi intra extraque muros. Il viaggio termina con lo studio del plastico della città, esposto nel Museo Antiqvarivm Arborense, al fine di dare una visione d'insieme all'intero sistema di difesa della capitale medievale.

  3. Itinerario Rosso: Oristano e le vie del culto

    Partenza: chiesa di San Mauro Abate | Arrivo: chiesa di San Martino

    Percorrendo l'itinerario lungo una delle più importanti arterie della città medievale, dove era concentrato il potere religioso, ma soprattutto quello economico rappresentato dai negozianti e dal mercato, si incontra il maggior numero degli edifici religiosi della città di Oristano. Nel viaggio attraverso importanti monumenti chiesastici, partendo dalla Chiesa di San Mauro Abate nell'estremità ad ovest della città giudicale, in corrispondenza a uno degli unici frammenti delle antiche mura difensive, si possono visitare, passando per la strada che ogni anno in occasione del Carnevale ospita il teatro della corsa alla stella della Sartiglia, la chiesa e il convento dei francescani, la Cattedrale, il Palazzo Arcivescovile e, uscendo idealmente dalla porta principale a sud della città, si può raggiungere la chiesa medievale di San Martino. L'itinerario consta della visita alla Chiesa di San Mauro Abate, sec. XVI, alla Chiesa e Ospedale di Sant'Antonio Abate, sec. XIV, alla Chiesa e Monastero di San Francesco, secc. XIII-XIX, alla Chiesa della Trinità, sec. XVII, al Seminario Tridentino, secc. XVIII-XX, alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, secc. XIV-XVIII, al Palazzo Arcivescovile, sec. XII, alla Chiesa della Beata Vergine Immacolata, sec. XVII e alla Chiesa di San Martino, sec. XIII.

  4. Itinerario Blu: Eleonora giudicessa d'Arborea e le sue chiese

    Partenza: chiesa e ospedale di Sant'Antonio Abate | Arrivo: piazza Manno

    L'itinerario prevede la visita dei luoghi che testimoniano il glorioso medioevo oristanese. Partendo dalla Chiesa e Ospedale di Sant'Antonio, sec. XIV, proseguendo per la Chiesa di San Francesco, secc. XIII-XIX, la Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta, secc. XIV-XVIII, la Chiesa di Santa Chiara, sec. XIV, la Piazza de Sa Majoria, sec. XIII, ossia l'attuale piazza Manno, dove si trovavano il Castello giudicale, la Torre di San Filippo e la Porta Mari e la Chiesa di San Martino, sec. XIII extra muros, possibile rievocare fatti e personaggi di una delle età più floride della città. Testimonianze dell'epoca giudicale scolpite nelle pietre delle chiese, come la lapide di Filippo Mameli nel Duomo e l'epigrafe di Costanza di Saluzzo nella chiesa di Santa Chiara, si uniscono ai simboli medievali rappresentati dalle mura e dalle torri ancora integre.

  5. Itinerario Verde: Oristano città della Sartiglia

    Partenza: piazza Corrias, Antiquarium Arborense | Arrivo: chiesa di San Giovanni Battista

    La visita alla città della Sartiglia prevede un viaggio che, passando attraverso la storia dei gremi e delle confraternite religiose, permette di conoscere meglio la città e tutta la Sardegna spagnola. Partendo dal Museo Archeologico Antiqvarivm Arborense, dove si possono osservare i due splendidi retabli della Madonna dei Consiglieri e di San Martino, si ha lo spunto per introdurre i temi riguardanti la Oristano Città Regia e l'associazionismo di mestiere, caratteristici del periodo spagnolo. Il percorso prosegue quindi con la visita alla Cappella del gremio dei Falegnami di San Giuseppe, sec. XVII, nella Cattedrale, per continuare con la visita alla Chiesa della Madonna del Carmine, sec. XVIII, illustre esempio d'architettura barocca in Sardegna, dove avevano la cappella il gremio dei sarti e la confraternita delle Anime; quindi, dopo essere passati per le vie che ospitano la giostra equestre, giungere alla Chiesa di San Martino, sec. XIII, oggi cappella delle uniche due Arciconfraternite presenti in città, e concludersi presso la Chiesa campestre di San Giovanni Battista, secc. XIV-XVI detta di Santu Giuann'e Froris, posta fuori le mura della città, a pochi passi dal centro abitato, cappella del gremio dei Contadini posto sotto l'invocazione del Santo.

Itinerari a cura del Comune di Oristano, per ulteriori informazioni Vi invitiamo a visitare la sezione dedicata.