TOPHET DI S. ANTIOCO
Sant'Antioco -

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DESCRIZIONE
thopet
Il tophet dell'antica Sulci è il più significativo fra quelli sardi: un intelligente percorso riservato consente al visitatore di poter osservare le urne cinerarie ancora in situ (accanto ad alcune copie in sostituzione degli originali), insieme ad alcune delle "stele" figurate che ne indicavano la presenza; nei pressi è l'altare dove venivano bruciati i corpi dei neonati (forse nati morti o deceduti per cause naturali, piuttosto che "sacrificati") o di animali.
A non molta distanza dal tophet è anche la necropoli punica, con tombe a camera ipogeica. Della necropoli di età romana, sorta al di sopra di quella punica, restano solo alcune tombe lasciate appositamente non scavate. Fra i segni di riutilizzo dei precedenti ipogei punici, spicca la splendida tomba con arcosolio dipinto (quest'ultimo esposto al Museo di Cagliari, e sostituito con una copia).
Sempre a S. Antioco, si segnalano le catacombe cristiane, sotto la chiesa cattedrale, ed il mausoleo punico detto "Sa Presonedda", in via Eleonora d'Arborea.
Gli scavi archeologici di S. Antioco, iniziati alla fine del sec. XIX, sono ancora in corso.

BIBLIOGRAFIA: TARAMELLI 1908; TARAMELLI 1921; TRONCHETTI 1989.

Tempo di visita: 25-30 min per il solo tophet; molto più tempo richiede la visita della necropoli.
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VARIE:
Si raggiunge la cittadina di S. Antioco, nell'isola omonima, in auto, per l'istmo percorso dalla S.S. 126 proveniente da Iglesias; l'area archeologica con il tophet, il museo (vedi scheda-museo n. 22) e la necropoli punico-romana, è situata nella zona alta del paese (dove sono anche i resti delle fortificazioni sabaude): appositi cartelli, lungo la Via Nazionale, ne facilitano il reperimento.