Museo di Santa Barbara |
Villacidro, Piazza Parrocchia, 2 - 070 932018 |
Il museo, nell'Oratorio di "Nostra Signora", nasce con l'intento di valorizzare tutte le risorse architettoniche e suppellettili sacre della Parrocchiale di Santa Barbara. Tre chiese si fronteggiano a triangolo sul sagrato creando un'originale scenario architettonico: la Parrocchiale di Santa Barbara, l'Oratorio di Nostra Signora con il suo singolare loggiato, e l'Oratorio delle Anime. Su esse è presente un patrimonio di arredi sacri costituito da statue, argenti, altari e arredi lignei, di cui si vanno mettendo in luce il giusto valore religioso, innanzitutto, ma anche quello storico ed artistico.
Non mancano documenti storici di diverso genere proveninenti dalla chiesa campestre di San Sisinnio (solare costruzione del 1600 in fase di ristrutturazione), dell'Oratorio di S.Efisio (chiesetta in auge fino al 1950 e oggi destinata ad altro uso) e del convento dei Mercedari in piedi fino ai primi anni del 1900. Tutti questi oggetti hanno cadenzato la storia di Villacidro tenendone viva la memoria.
Il primo allestimento del museo è organizzato nell'oratorio di Nostra Signora (1600) dove nel ben conservato originario spazio architettonico si possono ammirare organicamente esposti i manufatti in argento dei più illustri argentieri sardi come Cabras, Usay, Mamely, etc. Essi ci raccontano l'evolversi delle suppellettili liturgiche fin dal XVI secolo.
Un turibolo a tempietto (gotico), un secchiello per acqua benedetta e una Pace precedono, antichissimi e prestigiosi, una numerosa serie di manufatti ricchi di storia locale. La Vergine del Rosario dell'illustre scultore Lonis, una serie di crocefissi tra cui il "Crocefisso doloroso" rara fattura del XVI secolo, il legno policromo della Vergine Annunciata e numerose statue del XVII secolo trovano ancora collocazione nel presbiterio e nell'antica sacrestia.
Altre statue di prestigiosi artisti tra cui la statua di Santa Barbara di Giuseppe Zanda e numerosissimi altri lavori di pregio possono essere visitati nelle altre due chiese prospicenti il museo.
Non mancano documenti storici di diverso genere proveninenti dalla chiesa campestre di San Sisinnio (solare costruzione del 1600 in fase di ristrutturazione), dell'Oratorio di S.Efisio (chiesetta in auge fino al 1950 e oggi destinata ad altro uso) e del convento dei Mercedari in piedi fino ai primi anni del 1900. Tutti questi oggetti hanno cadenzato la storia di Villacidro tenendone viva la memoria.
Il primo allestimento del museo è organizzato nell'oratorio di Nostra Signora (1600) dove nel ben conservato originario spazio architettonico si possono ammirare organicamente esposti i manufatti in argento dei più illustri argentieri sardi come Cabras, Usay, Mamely, etc. Essi ci raccontano l'evolversi delle suppellettili liturgiche fin dal XVI secolo.
Un turibolo a tempietto (gotico), un secchiello per acqua benedetta e una Pace precedono, antichissimi e prestigiosi, una numerosa serie di manufatti ricchi di storia locale. La Vergine del Rosario dell'illustre scultore Lonis, una serie di crocefissi tra cui il "Crocefisso doloroso" rara fattura del XVI secolo, il legno policromo della Vergine Annunciata e numerose statue del XVII secolo trovano ancora collocazione nel presbiterio e nell'antica sacrestia.
Altre statue di prestigiosi artisti tra cui la statua di Santa Barbara di Giuseppe Zanda e numerosissimi altri lavori di pregio possono essere visitati nelle altre due chiese prospicenti il museo.