Museo Storico Etnografico Cappuccino |
Sanluri, via S. Rocco, 6 - 070 9307107 |
Il museo è dedicato alla vita e alla storia dei Padri Cappuccini i quali operarono in Sardegna dal 1591, incidendo notevolmente nel tessuto socio- ecclesiale e riscuotendo tra la gente una particolare simpatia per la valenza tipicamente popolare ed umile dell’apostolato. L'esposizione, molto ricca, restituisce della vita conventuale l’immagine di un microcosmo indipendente e autosufficiente. Sezione di storia e arte sacra: quadri a partire dal ‘500, statue lignee a partire dal ‘400, paramenti, argenterie, rosari, collane, corali, salteri, volumi, immaginette, oggetti derivanti da attività missionarie, reliquie. Sezione archeologica: reperti sardi e d’importazione, collocabili tra il neolitico e il medioevo (strumenti litici e metallici, vasi fittili e vitrei, gioielli, monete, epigrafi, elementi statuari), reperti sardo-piemontesi. Alla pareti, crocifisso, cartine geografiche cappuccine (sec. XVI-XVIII), albero genealogico della famiglia francescana. Sezione etnografica: vi si ricostruiscono alcuni aspetti della vita conventuale degli ultimi secoli, con riferimento alle varie specializzazioni (frate orologiaio, sarto, canovaro, musico, potecario, cuoco,
falegname, fabbro, cantiniere, contadino, mugnaio). La norma francescana non ammetteva infatti l’ozio, mentre imponeva la povertà, come traspare dalla ricostruzione della disadorna cella del Superiore e dall’oggettistica propria del frate questuante.
falegname, fabbro, cantiniere, contadino, mugnaio). La norma francescana non ammetteva infatti l’ozio, mentre imponeva la povertà, come traspare dalla ricostruzione della disadorna cella del Superiore e dall’oggettistica propria del frate questuante.