Il Museo Archeologico di Nuoro, situato nel centro storico e alle pendici del granitico Monte Ortobene, nel cuore della Barbagia, è un importante riferimento culturale per il territorio circostante.

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Museo archeologico nazionale “Giorgio Asproni” a Nuoro

Riapertura al pubblico del Museo Archeologico “Giorgio Asproni”, Nuoro.

Giovedì 12 agosto 2021, alle 17.30, con una cerimonia che anticipa l’apertura al pubblico, prevista per venerdì 13 agosto, il direttore della Direzione regionale Musei Sardegna, Francesco Muscolino, e il direttore del Museo, Stefano Giuliani, presentano la riapertura del Museo Nazionale Archeologico nazionale Giorgio Asproni.

Museo archeologico nazionale “Giorgio Asproni”: La ricca collezione di reperti archeologici e paleontologici provenienti dall’intera provincia, racconta la storia dei territori della Barbagia e dell’Ogliastra, dalle loro origini all’età medievale.

Sebbene la nuova sede del Museo sia stata inaugurata nel 2002, la storia delle sue collezioni risale agli inizi del 1900 quando il Canonico Mauro Sale affidò al comune di Nuoro gli oggetti in suo possesso. Nel 1978 venne aperto il Museo Civico Speleo-Archeologico grazie all’intensa attività sul campo del Gruppo Grotte Nuorese e alle donazioni di collezionisti privati; lo spazio rimase attivo fino al 1993.

Nel 2002 il palazzo ottocentesco appartenuto al senatore Giorgio Asproni e la collezione, ampliata dagli scavi e dalle ricerche della Soprintendenza per i Beni Archeologici, vengono concessi in usufrutto dal comune di Nuoro al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per aprire il Museo Archeologico Nazionale.

Il Museo, completamente rinnovato (agosto 2021) dopo i lavori strutturali, impiantistici e di messa in sicurezza, assume una veste più moderna e funzionale che prevede la realizzazione di un progetto ambizioso e un nuovo spazio espositivo articolato su due piani. L’idea alla base del nuovo allestimento è quella di raccontare la storia del territorio attraverso un percorso lineare e immediato, con una significativa scelta di reperti in vetrina, ma arricchiti da una didascalia che indica il tipo di reperto, la provenienza, la datazione e gli approfondimenti scaricabili sui propri devices mediante codici QR distribuiti lungo tutto il percorso, in italiano e in inglese, che intendono rinnovare e ampliare l’esperienza museale da parte dei visitatori. In attesa della conclusione definitiva dei lavori, attualmente sarà possibile visitare solo il piano terra dell’edificio, dove è stato predisposto un percorso in grado di fornire ai visitatori un quadro completo della storia della Sardegna centro orientale nelle varie fasi preistoriche e storiche. Ritornano in esposizione i circa 300 pezzi, tra i più significativi della collezione, prestati per una grande mostra nel 2014 e da allora non più esposti.

Il Museo Nazionale Archeologico nazionale “Giorgio Asproni” sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 15.30, ultimo ingresso 14.50, con un servizio di visite guidate, solo su prenotazione, al numero 0784 31688 o tramite email all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

https://musei.sardegna.beniculturali.it/musei/museo-archeologico-nazionale-g-asproni-di-nuoro/

La Collezione

L’esposizione offre un’intensa testimonianza del ricco patrimonio paleontologico e archeologico proveniente dalla provincia di Nuoro: dalle testimonianze di vertebrati del Monte Tuttavista e della Grotta Corbeddu, ai reperti del Paleolitico di Ottana ed alla collezione di oggetti di vita quotidiana del Neolitico.

Seguono i materiali delle culture dell’Età del Rame di Filigosa, Abealzu, Monte Claro, del vaso Campaniforme e della cultura di Bonnanaro, a cui si data lo scheletro di Sisaia, ritrovato nell’omonima grotta.

Gli oggetti del periodo nuragico, l’età del Bronzo e del Ferro provengono da importanti siti quali Su Tempiesu ad Orune, Sa Sedda ‘e Sos Carros, ad Oliena; la collezione include inoltre la ricostruzione della fonte sacra di Oliena.

Il percorso espositivo termina con l’età medievale e gli oggetti provenienti dal Castello della Fava di Posada.