Dionigi Scano
1867-1949
Storico, umanista, ingegnere, soprintendente ai monumenti. Nacque a Sanluri nel 1867, dal magistrato Giovanni Scano Lay e da Angela Caboni, figlia del giurista e giornalista Stanislao Caboni.
Compiuti gli studi classici a Cagliari, si laureò nel 1890 a Torino in ingegneria. Fortemente interessato alle chiese e ai monumenti sardi, lo Scano fu attivo e attento direttore dell'ufficio regionale per la conservazione dei monumenti della Sardegna dal 1905 al 1925, curando la direzione di molti restauri e realizzando l'opera Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (1907), che può essere considerata il primo studio sistematico dell'architettura sarda medievale.
A Cagliari dedicò Cagliari antica: Forma Karalis (1922), che ne illustra lo sviluppo dal medioevo al novecento, con particolare riguardo alle architetture militari. Per la stessa città progettò il museo archeologico (1904) ed il palazzo Accardo, significativo documento Liberty; curò il restauro delle torri di San Pancrazio e dell'Elefante.
Figura poliedrica di umanista e di storico, lo Scano scrisse, tra il 1940 e il 1941, dopo lunghe ricerche d'archivio, il Codice diplomatico delle relazioni tra la Santa Sede e la Sardegna, per il periodo 1198-1781. Tra le altre opere storiche, alcune dedicate a Sigismondo Arquer e a Giovanni Maria Angioy. In qualità di ingegnere, realizzò infrastrutture ferroviarie, dighe e bonifiche.
Nel 1905-1910 fu consigliere comunale ed assessore a Cagliari; vi morì nel 1949.