Francesco Ignazio Mannu
1758-1839


Giurista, avvocato dello stamento militare, giudice della Reale Udienza. Nacque ad Ozieri nel 1758.

Durante il regno di Carlo Felice (1821-1831) fu membro della commissione che supervisionò le modifiche del codice civile e penale, lavoro preliminare alla compilazione del Codice Feliciano. Si spense a Cagliari nel 1839, lasciando un ingente patrimonio di 40.000 scudi all'ospedale della città.

Il Mannu è soprattutto celebre per aver composto, nel 1795, durante il periodo più rovente della dominazione sabauda dell'isola, un'accesa invettiva antipiemontese e antifeudale: l'Innu de su patriottu Sardu a sos feudatarios. Stampato clandestinamente in Corsica e diffuso in Sardegna, divenne il canto di guerra degli oppositori sardi, passando alla storia come la Marsigliese Sarda. E' composto da 376 ottonari fortemente ritmati, in lingua sarda logudorese, e ricalca contenutisticamente gli schemi della letteratura civile illuministica. L'incipit è costituito da un perentorio attacco alla prepotenza dei feudatari, principali responsabili del degrado dell'isola: Procurad'e moderare, Barones, sa tirannia… (Cercate di moderare, o Baroni, la vostra tirannia…). Il canto si conclude con un vigoroso grido d'incitamento alla rivolta, suggellato da un detto popolare di lapidaria efficacia: Cando si tenet su bentu est preziosu bentulare (quando si leva il vento, è d'uopo trebbiare).