Francesco Loddo Canepa
1887-1966


Storico e alto funzionario di Stato. Nacque a Cagliari nel 1887.

Si laureò in giurisprudenza nel 1909. Assunto nell'amministrazione degli archivi di stato di Torino, conseguì nel 1914 il diploma in paleografia ed archivistica. Nel 1915 fu trasferito all'archivio di stato di Cagliari. Partecipò alla grande guerra come ufficiale di artiglieria. Il Genio della IV armata gli affidò il compito di raccogliere quanto fosse utile per compilare i diari storici militari e di provvedere all'integrale raccolta della materia storico-tecnica dell'arma. Nel 1919 riprese la sua carriera presso l'archivio di stato di Cagliari, del quale fu reggente e poi direttore dal 1936 al 1954.

A riposo, nel 1954, fu nominato per gli alti meriti Ispettore Generale Archivistico Onorario, reggendo l'Archivio per altri due anni, a titolo gratuito. Ebbe nella sua professione un altissimo senso del dovere, come dimostrò negli anni durissimi del secondo conflitto mondiale: rischiando la vita, nel 1943, con un camion militare e 50 cassette d'ordinanza, trasferì a Mandas le serie dell'antico archivio regio -le più antiche della Sardegna-, appena in tempo per sfuggire al bombardamento che colpì con gravi danni la sede cagliaritana dell'Archivio.

Il Loddo Canepa fu anche docente universitario di inglese e spagnolo, paleografia (1936-1957), storia medievale e moderna, storia del risorgimento, storia della Sardegna (1954-1957). Instancabile ricercatore e lettore di carte d'archivio, scrisse numerosissimi lavori che incrementarono profondamente gli studi sulla Sardegna. Spaziò dal medioevo al risorgimento, con un taglio politico ed insieme economico: tra le sue opere più importanti, Stato economico e demografico di Cagliari allo spirare del dominio aragonese in rapporto all'attività commerciale mediterranea (1955-1957), Note sulle condizioni economiche e giuridiche degli abitanti di Cagliari dal sec. XI al sec. XIX (1950-1951).

Nel 1955 fu insignito della commenda al merito della Repubblica e della medaglia d'oro al merito della Pubblica Istruzione. Morì a Cagliari nel 1966. Lasciò in testamento la sua biblioteca di 7206 volumi all'archivio di stato di Cagliari.