Giovanni Siotto Pintor
1805-1882
Magistrato, scrittore e uomo politico. Nacque a Cagliari nel 1805.
Alto magistrato della cassazione, fu deputato dal 1848 al 1861 e senatore dal 1861 al 1873. Di fede liberale, fu strenuo sostenitore dell'unificazione italiana e avverso al potere temporale dei pontefici, i cui legami con Napoleone III comportavano il rischio che la Sardegna venisse ceduta alla Francia.
Fu un oratore brillante e pungente e si schierò con la sinistra parlamentare, mutando la sua posizione di fusionista del 1847-1848 in una linea autonomista che gli sembrava più vantaggiosa per la Sardegna. Si segnalò per i discorsi di natura giuridica - ordinamento giudiziario, matrimonio civile, pena di morte - e di politica nazionale ed estera.
Per quanto riguarda la Sardegna, presentò con il Tuveri, nel 1848, un progetto sulle liquidazioni feudali e l'abolizione delle compagnie barracellari. La sua fama di scrittore è legata principalmente alle opere Storia letteraria di Sardegna, del 1843-1844, e Storia civile dei popoli sardi, del 1877.
Morì a Torino nel 1882.