Appuntamento il 16 gennaio 2023 ad Arbus con la festa dei fuochi di Sant'Antonio Abate
Fuochi di Sant'Antonio Abate ad Arbus
16 e 17 gennaio 2023
La storia ci racconta che per millenni e ancora oggi, si usa nei paesi accendere il falò di Sant'Antonio.
Le credenze popolari nel tempo hanno attribuito ad essi una funzione purificatrice e fecondatrice, come tutti i fuochi che segnavano il passaggio dall’inverno alla imminente primavera.
Le ceneri poi raccolte nei bracieri casalinghi di una volta, servivano a riscaldare la casa e con apposita campana, fatta con listelli di legni, per asciugare i panni umidi.
È invocato contro tutte le malattie della pelle e contro gli incendi. Veneratissimo lungo i secoli, il suo nome è fra i più diffusi del cattolicesimo, anche se poi nella devozione onomastica è stato soppiantato dal XIII sec. dal grande omonimo santo taumaturgo di Padova.
Vi aspettiamo come sempre il 16 gennaio prossimo in via P. Leo ad Arbus per i fuochi di Sant'Antonio Abate.
Appuntamento ancestrale che da il via al carnevale.
Il santo nacque in Egitto, a Coma, una località sulla riva sinistra del Nilo, intorno all'anno 250.
Fu un eremita tra I più rigorosi nella storia del Cristianesimo antico.
I riti che si compiono ogni anno in occasione della festa di S. Antonio sono antichissimi e legati strettamente alla vita contadina e fanno di Antonio Abate un vero e proprio "santo" del popolo.
Egli è considerato il protettore contro le epidemie di certe malattie, sia dell'uomo, sia degli animali. E' stato invocato come protettore del bestiame e la sua effigie era collocata sulla porta delle stalle.
Il Santo è invocato anche per scongiurare gli incendi, e non a caso il suo nome è legato ad una forma di herpes nota come "fuoco di Sant'Antonio" o "fuoco sacro".