Vincitori: Violetta, Sebastiano
Spiaggia della Bobba - Carloforte (CI)
DOVE SI TROVA Da Carloforte si segue la strada per La Caletta dopo circa 6 km si svolta a sinistra.

Si tratta di una spiaggia con sabbia bianchissima, molto frequentata nei mesi estivi, è dotata di un ampio parcheggio anche per camper.

Proseguendo nel sentiero adiacente si incontrano le famose "Colonne" di Carloforte.
Vincitori: Roberto
Cala dei Corsari - Capo Testa - Santa Teresa Gallura (OT)
Le trasparentissime acque mostrano, depositati sul fondo, i resti di antiche colonne granitiche lavorate in epoca romana.
Vincitori: Carlo A, Sara M, Francesco T, Gabriela M, Giorgio V, Violetta S, Roberto S, Michele P, Federica P, Pasqualino V, Marcello Z, Enzo F, Giorgia M, Mariangela D
Spiaggia di Tuerredda Teulada (CA)
Percorrendo la S.S. 195 si giunge a Teulada e 3,4 km dopo il paese, superato il bivio per Porto Teulada, si prosegue per 10,9 km. Arrivati a Torre Piscinnì, proseguire per altri 6,5 km. poi prendere una strada bianca a destra che si percorre per circa 200 m. sino ad arrivare alla spiaggia di Tuerredda.
Vincitori: Massimo M, Piergiorgio B, Gabriela M, Antonella S, Antonio L, Lina D, Roberto S, Loris, Petro P, Tore L, Nadia C, Roberto L, Lina B, Enzo F, Antonella R, Lorenzo M, Pietro M, Ignazio G.
Sorgente di Su Gologone Oliena (NU)
Su Gologone, la maggiore fonte carsica della Sardegna, perennemente sommersa, è situata alle falde del Supramonte, presso la riva destra del fiume Cedrino. Offre uno straordinario spettacolo, con l’importante massa d’acqua (portata di massima magra 60 litri al secondo, ricarica 1500 litri , piena 8000 litri stimabili: rilevamenti 1995 ) che sgorga da una vertiginosa e complessa gola calcarea, esplorata dagli speleologi fino a 107 metri di profondità. Con le piene, Lle acque creano un vero e proprio torrente molto impetuoso che, dopo un breve percorso tra la vegetazione lussureggiante ed i massi levigati dalla corrente, confluisce nel Cedrino. La sorgente costituisce per il fiume, durante il periodo estivo, pressoché l’unica fonte di alimentazione.

Questo dolmen è uno dei più grandi edifici megalitici funerari presenti nell'isola, ha un'apertura d'accesso adeguata alla funzione pratica di passaggio per le inumazioni che si susseguivano nel tempo.

Monte Gonare a Sarule

Vincitori: Roberto S.

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Monte Gonare - Sarule (NU)

Il monte Gonare si eleva per 1100 metri circa tra il territorio di Orani e Sarule.

Dalla vetta dove sorge la chiesa è possibile, scorgere il mare a oriente e a occidente.

Si racconta che Gonario, giudice di Torres, sia andato in pellegrinaggio in Terra Santa e al ritorno in Sardegna, sorpreso da una tempesta abbia promesso alla Vergine, se salvatosi, di costruire un santuario nel primo lembo di terra che gli fosse apparso davanti. Mentre approdava nell'isola, avrebbe visto la cima del monte Gonare e decise di costruire il santuario in quel monte.

"La promessa fatta fu mantenuta".

La leggenda dice che: Gonario salendo il monte incontra una donna con in braccio un bambino e parla con lui. La donna si stanca per la dura salita e per il peso del bambino che dormiva sulle sue braccia e sente il bisogno di riposarsi appoggiandosi alla roccia che in quel punto si presta.Gonario contemporaneamente si ferma a guardare il bel paesaggio che dal monte si può vedere, ma quando si volta per parlare con la donna si accorge che essa è sparita. Era la Madonna con Gesù.

Oggi quel punto viene chiammato "s'inbaradoriu".

Invitiamo tutti a visitare il luogo per ammirarne la bellezza e per trascorrere un periodo di assoluta tranquillità.

Vincitori: Piergiorgio B.
Chiesa di San Saturnino - Bultei (SS)
È edificata su una struttura di età nuragica. Nei pressi ci sono i resti di una costruzione di età romana, attribuibili, forse, all’insediamento che circondava le terme. La chiesa fu donata ai monaci Camaldolesi nel 1163 da Ottone (o Attone), vescovo di Castro, per ordine di Barisone, giudice di Torres. Apparteneva alla curatoria di Anela. Lo storico Angius parla di un monastero dei Carnaldolesi e di un villaggio, Usulvisi o Usolvisi, che diede origine a Bultei e a Benetutti, durante la dominazione aragonese-spagnola
La chiesa è costituita da un’unica navata rettangolare (impianto mononavato). Vi sono due ingressi, uno di facciata e uno laterale; le finestre sono delle monofore centinate (due per ogni lato e una nell’abside). Nella parte posteriore, a nord-est, è visibile l’abside semicircolare. Il tetto, a capriate, è stato completamente rifatto. Il campanile a vela è posto sul frontone posteriore. La costruzione, in trachite rossastra, è ascrivibile a maestranze attive nelle curatorie di Ploaghe e Goceano, nella seconda metà del 120 secolo.
All’ interno la statua di San Saturnino di Usolvisi (statua lignea policroma del 170 secolo) poggia su un capitello di epoca romana.
Vincitori: Francesco T., Pier Luigi N., Michele P., Pier Giorgio B., Silvana I., Filippo S., Marta M., Loris, Giovanni M.
Cala Cipolla - Domus De Maria (CA)
Cala Cipolla è una delle località più belle di Chia.
Abbracciata da due promontori di granito, le cui scogliere si allungano verso il mare fin quasi a formare una piccola piscina naturale.
Dalla collina di sinistra si ha una bella visuale sulla vicina spiaggia di S'Acqua Durci e sull'entroterra.
L'insenatura è orlata da una sottile striscia di sabbia dorata che si estende alle spalle fondendosi con la macchia fitta e con le dune listate di pini e ginepri coccoloni. Nello specchio d'acqua emergono sparuti scogli che danno un tocco di colore chiaro alla splendida uniformità dell'azzurro.
Il parcheggio nei mesi estivi è a pagamento.
Vincitori: Ennio C., Andrea A., Michele P., Enzo F., Angelo M., Sabrina G., Rosalba P., Paola P.
Perda 'e Liana - Gairo (OG)
Perda ‘e Liana (1293 m slm) è una delle principali curiosità morfologiche della Sardegna. E’ una tipica formazione rocciosa, chiamata taccu o tònneri nel dialetto locale, e costituisce in Ogliastra il più importante testimone d’erosione dell’antica copertura calcarea del Giurese e del suo substrato. Ha un profilo composito: in alto, un maestoso torrione cilindrico calcareo-dolomitico, le cui pareti sub-verticali appaiono suddivise in regolari blocchi prismatici per la disposizione ortogonale delle linee di frattura (h 50 m, diametro 100 m); alla base, una formazione tronco-conica conglomeratico-arenacea, termine inferiore della serie mesozoica, si sovrappone al basamento, costituito dallo zoccolo compatto degli scisti paleozoici (1100-1190 m slm). Perda Liana è inserita in un contesto paesistico dei più straordinari e selvaggi ed è un punto di riferimento visibile a grande distanza.