Giovanni Dexart
1590-1646


Giurista, avvocato e magistrato. Nacque a Cagliari nel 1590 da Melkiorre Dexart e Marianna Jorge. Il padre, notaio, sindaco dello stamento reale e capitano della città di Iglesias, morì quando Giovanni era ancora bambino, lasciando al figlio maggiore Antioco il compito di educarlo.

Avuta la prima formazione al collegio gesuitico di Cagliari, Giovanni fu iscritto a Pisa, dove si laureò in utroque iure nel 1615. Rientrato in Sardegna, divenne uno dei più apprezzati uomini di legge del foro cagliaritano. Come avvocato dello stamento militare, sostenne la nobiltà feudale cagliaritana ed ebbe modo di approfondire procedure, cerimoniale, pratica e teoria del diritto parlamentare sardo.

Nel 1626 fu nominato jurado en cabo della città, segnalandosi per l'intelligente azione amministrativa e per l'apertura dell'università cittadina, di cui compilò le Constituciones (pubblicate nel 1641) ispirate agli statuti delle università aragonesi, dove egli stesso insegnò leyes ordinarias. Negli anni 1626-1630 fu nominato avvocato fiscale e, per la sua fama di grande dottrina, imparzialità e fermezza, giudice civile e criminale della Reale Udienza.

Il Dexart partecipò anche attivamente ai parlamenti Vivas (1624), Baiona (1633), Avellano (1642), ma la sua fama rimane soprattutto legata ai Capitula sive acta curiarum Regni Sardiniae, opera pubblicata nel 1645 che conteneva la storia di tutte le sedute dei parlamenti isolani fino al 1638. Per volere del re Enrico IV, nel 1645, entrò in carica come consigliere del Sacro Regio Consiglio di Napoli. Nel capoluogo partenopeo pubblicò l'opera Selectarum iuris conclusionum in sacro regio Sardiniensi pretorio digestarum et decisarum centuria, importante raccolta di decisioni della Reale Udienza di Cagliari su questioni giuridiche di diritto comune e patrio.

Morì nel 1646 a Catanzaro dove si era recato in missione per far fronte ad una delicata situazione giudiziaria.