usellus

Prefisso: 0783
Cap: 09090
Abitanti: 868
Altitudine: 289 m slm

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Il nome Usellus deriva dal latino “Urbsellus” (piccola città), “Urbs” la città per eccellenza, era Roma; pertanto “Urbsellus” era la “Piccola Roma” della Sardegna. È chiaro perciò che fu fondata al tempo della dominazione romana in quest’isola, qualche secolo prima di Cristo. Il suo splendore inizia con l’essere elevata prima a sede di Drunvirato, poi a Municipio, cioè città con proprio governo sotto l’alto patronato di Roma che vi teneva un Pretore. L’imperatore Cesare Augusto nobilitò Usellus col nome di sua figlia Giulia e chiamò questa città “Colonia Julia Augusta”. Quinto Cicerone, fratello di Marco Tullio, vi fu Pretore. Quest’ultimo stato giuridico è accertato nella Geografia di Tolomeo ed in una preziosissima tavola di bronzo dell’anno 158 d.C., come si desume dal nome dei consoli, contenente un decreto d’ospitalità e clientela, riguardante l’antica Usellus. La tradizione vuole che nel colle di Santa Reparata fosse il nucleo centrale della Colonia di Usellus. Nel muro di cinta e nelle strutture murarie delle loggette che servivano per la vendita delle merci in occasione della sagra, si notano grandi massi squadrati, e nel terreno circostante vi è abbondanza di cocciame vario. In tutti i tempi sono state rinvenute delle monete conservate gelosamente dagli abitanti del paese.

Nel 1925 fu rinvenuta una tomba, nelle vicinanze di Santa Reparata, nella quale vi era un’anfora e una bottiglia di terracotta. Non c’è dubbio che sul vasto pianoro di Donigala e dove attualmente sorge la chiesa di S. Reparata, che con il suo ampio recinto presenta l’aspetto di un castro fortificato, sorgesse la colonia di Usellus. I massi squadrati ancora in sito, le tracce di grossi muri emergenti appena dal terreno, l’abbondanza di frammenti di embrici, di mattoni e di vasellame vario, dal più rozzo al più elaborato e fine, sono l’indice più sicuro della sua ubicazione. Tenuto conto degli elementi di cultura abbondantemente sparsi nel sito si può presumere che l’abitato si estendesse per circa sette ettari. Il pianoro, chiuso a nord-ovest da un costone del Monte Arci, che si erge a pochi chilometri di distanza, domina con vastissima apertura d’orizzonte tutte le vie di comunicazione che dalla zona della Marmilla e di Parte Montis si spingono verso Forum Traiani il Sarcidano e la Barbagia. Da questo punto quindi si poteva agevolmente seguire e controllare tutte le infiltrazioni nemiche e soprattutto quelle che, specie nel periodo di raccolta, dalle località delle “Civitates Barbariae” giungevano arditamente nelle zone granarie di questo vasto e fertilissimo entroterra.

Usellus fu distrutta nell’anno 1100; non si sa esattamente se per terremoto, per incursione di Arabi o per peste, per cui fu ridotta a pochi abitanti. Duecento metri circa a nord della via Palas de Muru, sulla strada per Villaurbana, si trova il ponte romano sul Riu su Forraxi. La strada che si diparte da questo ponte ricalcando l’antica via per dirigersi verso la montagna, consente di seguire per oltre quattro Km il tracciato dell’antica strada romana che collegava Uselis con Forum Traiani seguendo la via più breve, scavalcando cioè il ciglio roccioso del Monte Arci e attraversando il vasto altopiano. A ridosso della parete rocciosa, ed esattamente nei pressi della località Mitza S’Arrosciu, di questa strada avanza ancora un tratto che deve la sua buona conservazione al fatto che trovasi in località impervia e coperta da una fitta foresta di leccio.

Usellus era la capitale dell’Alta Marmilla ed anche sede vescovile: è Stato ricostruito in epoca tardo-medioevale sulle rovine della Colonia Romana di Uselis (fondata nel II secolo a.C.), che venne distrutta dai Barbaricini. Nel territorio sono state ritrovate alcune tavole bronzee che ne affermano il valore storico. Conserva ancora moltissime case antiche, di architettura tipica Alta Marmillese Sarcidanese, con bellissimi portali e stupende “Lollas”. Il territorio comunale è diviso in varie unità morfologiche ben distinte, rappresentate dal pianoro di Santa Lucia, con i suoi caratteristici “Paulis”, come Su Quaddu, Pibera, Sa Zeppara, che d’inverno si riempiono d’acqua ospitando una fauna migratoria. Adiacente si trovano i bellissimi boschi di leccio di “S’Arroxiu”, ricca di sorgenti. Notevoli sono le testimonianze del periodo Nuragico, tra i quali primeggiano Santa Lucia, con le loro ciclopiche mura, con attorno i resti di capanne, che testimoniano l’ampiezza del complesso. Nella piana si ritrovano moltissimi nuraghi come: Pinna, Stampasia, Tara, ecc. Poco sotto S. Lucia si trovano la Tomba di età romanica di “Matrox’ e Bois”, rivestita di calcare marnoso e di grandi dimensioni, è fìancheggiata dalla antica strada romana che portava a Forum Traiani e Tharros, di questa restano alcuni tratti in ottimo stato di conservazione, ed il Ponte Romano che si trova nelle vicinanze del paese.

Usellus ha delle chiese bellissime: La Chiesa Parrocchiale, in conci di marna giallastra, con all’interno l’altare in marmo, è dedicata a San Bartolomeo e risale al 1750 circa. La Chiesa di Santa Reparata, sorge alle pendici del colle di Donigala, dove si trovano i ruderi dell’originario sito di epoca romana, era la cattedrale vescovile, la facciata ha un prospetto orizzontale merlato e un piccolo campanile a vela, attorno al recinto ci sono le tipiche “Cumbesias” adibite un tempo ad un ricco mercato, si svolgeva nel giorno della festa che si celebra 18 ottobre. Sull’Altipiano, si erge la Chiesetta di S. Lucia, ha una struttura con ricami Tardo Romanici, e si trova a poca distanza dai nuraghi, bellissima è la sagra, che si svolge la prima domenica di settembre, con la processione, canti e balli e soprattutto il pranzo nella località turistica di “S’Arroxiu” con i prelibati maialetti arrosto.

Altra bellissima sagra è quella di S. Isidoro, con il falò, la degustazione di pecora bollita e formaggi, offerta dai pastori, la processione con cavalli e trattori rigorosamente addobbati, la festa si celebra il 15 maggio.

A 2 Km di distanza sorge la frazione di Escovedu, con scorci molto belli e l’antica Casa padronale di Prinzis (sec. XVIII) vincolata dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. La Chiesa Parrocchiale, dedicata a S. Antonio da Padova, è in marna giallastra con un piccolo campanile a vela. Nel suo territorio sorge “La Cantina Sociale La Giara”, produce ottimi e rinomati vini, quali: Monica, Vermentino, Malvasia, ecc.

L’economia di Usellus è quella tipica della zona, basata sulla agricoltura e sulla pastorizia.

Da vedere:
boschi di leccio di “S’Arroxiu”, frazione di Escovedu, Parrocchiale di S. Antonio da Padova, Parrocchiale di San Bartolomeo, Chiesa di Santa Reparata, Chiesetta di S. Lucia