Abbanoa è una società pubblica di diritto privato, cioé pur operando sul mercato (anche se in regime di monopolio) è di proprietà pubblica e infatti diverse volte la Regione Sardegna, azionsta di maggioranza, è dovuta intervenire ripianando i suoi debiti. Adesso tanti sardi stanno ricevendo a casa la richiesta di pagamento di un deposito cauzionale di 55 euro. Ma cosa è un deposito cauzionale? E' la somma che il cliente presta al gestore per tutelare quest'ultimo rispetto ad eventuali future insolvenze. In particolar modo Abbanoa lamenta insoluti per quasi nove milioni di euro per le circa 26mila chiusure contrattuali annue tra volture o cessazioni (in pratica molti staccano l'acqua e non pagano l'ultima rata).
Personalmente mi dà l'idea di una sovratassa una tantum mascherata, un modo per far respirare finanziariamente Abbanoa senza ulteriori contributi pubblici, ma che arrivino dalla Regione o direttamente dalle nostre tasche sempre soldi nostri sono, è la società deve semmai recuperare velocemente efficienza (ed efficacia). A proposito, se si paga con la domiciliazione bancaria la somma ci viene restituita, anche se vorrei sapere chi si fida di Abbanoa tra cartelle pazze, conguagli, richieste di pagamento per periodi anteriori agli ultimi 5 anni e via dicendo.
L' associazione dei consumatori Adiconsum invita a non pagare perché il Deposito Cauzionale sarebbe illegittimo, così in proposito proprio il segretario regionale di Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu:
Oltre ad essere iniquo e inopportuno è anche illegittimo, in quanto il suo importo non è legato ai consumi delle singole utenze e non è neanche parametrato alla qualità del servizio. In realtà i ldeposito cauzionale non è neanche obbligatorio, come sostiene Abbanoa, che dice il falso anche quando sostiene che sarà restituito alla chiusura del contratto ben sapendo che i contratti per la fornitura del servizio idrico sono di fatto contratti a vita"
Per tutelare gli utenti, l'Adiconsum ha in programma diverse iniziative, che vanno dalla richiesta di annullamento del deposito cauzionale, in sede di autotutela, alla richiesta di intervento dell'autorità di controllo e di accesso agli atti, fino a una raccolta di firme di utenti e sindaci.
Intanto l'associazione Altroconsumo ha fatto ricorso all'autorità per l'energia per "Procedure ingannevoli", così in proposito Francesco Mattana presidente regionale di Altroconsumo:
In particolare si è chiesto all’Aeegsi l’apertura di un istruttoria per chiarire l’applicazione della delibera da parte dell’ente idrico. Abbiamo sollevato dubbi, operando l’ente idrico in regime di monopolio e soprattutto oggetto da tempo di numerosi disservizi verso gli utenti (mancata risposta ai reclami,risposta tardiva, improcedibilità pratiche conciliazione, fatture errate, distacco servizio) in palese violazione della carta dei servizi dalla stessa adottata nel 2007 e non revisionata secondo le nuove normative".
Con un'ulteriore richiesta ad un'altra autorità - l'Agcom (Autorità garante per la concorrenza ed il mercato) - affinché valuti:
"quanto lo stesso ente idrico ha adottato nelle procedure, a nostro avviso violando il codice del consumo su alcuni punti riferiti alle pratiche in materia di informazione ritenuta ingannevole (difatti nella missiva inviata ed anche pubblicizzata in alcune testate giornalistiche a tiratura regionale vi è scritto che il deposito cauzionale sarebbe “Imposto” dall’Aeegsi) mentre invece cosi non sembrerebbe avendo la stessa autorità disciplinato e ritenuto facoltativa l’adozione da parte dei gestori di tale richiesta del deposito cauzionale"
Ecco chi è esentato ed è sicuro di non pagare:
Insomma il solito caos, di sicuro il deposito non viene addebitato - o qualora addebitato viene restituito – ai Clienti con tipologia "domestica residente notax" (e quindi in possesso dei requisiti di residenza e di reddito) e ai Clienti che hanno attivato la domiciliazione bancaria e postale (domiciliati SEPA) se hanno un consumo inferiore a 500 mc/anno; l'importo verrà accreditato nella fattura consumi in emissione.