Caravella Portoghese in Sardegna? pochissimi gli avvistamenti ma l'aumento dei valori medi della temperatura del mare ne sta probabilmente agevolando la presenza.

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Foto Biusch | Physalia physalis (caravella Portoghese) trovata su una spiaggia del parco nazionale Tayrona, in Colombia.

La Caravella Portoghese in Sardegna? Cosa fare in caso di contatto?

Per fortuna si tratta di una specie molto poco comune in Sardegna, anche se negli ultimi anni ci sono state alcune segnalazioni.

Nel corso del tempo ci sono state una serie di segnalazioni in Italia e nel Mediterraneo, anche se questa creatura non è mai riuscita a proliferare, per via della temperatura delle acque troppo bassa rispetto al suo ambiente naturale. Eppure, l’aumento dei valori medi della temperatura del mare ne sta agevolando la comparsa.

Va inoltre aggiunto che nel Mediterraneo la caravella portoghese potrebbe avere altri vantaggi, come l’assenza dei grandi predatori, ormai sempre meno a causa della pesca. (fonte Greenme.it)


Di alcuni giorni fa la notizia di una donna punta in Sicilia: dimessa dopo due notti di ricovero

La bagnante era entrata in contatto con i pericolosi tentacoli della Physalia physalis, il suo nome scientifico, vicino all'Isola dei Ciclopi, davanti ad Aci Trezza. La donna, che soffriva già di patalogie pregresse, si è sentita male dopo il bagno e in breve ha accusato cefalea, vomito, difficoltà respiratorie e un'aritmia cardiaca. Quindi era stata ricoverata al Policlinico San Marco di Catania. (Fonte Quotidiano.net)


Ama il mare aperto, ma non di rado si avvicina alla costa, trasportata dal vento e dalle correnti del mare.

La caravella portoghese (Physalia physalis Linnaeus, 1758) è un celenterato marino. Per il suo aspetto viene spesso scambiata per una medusa, ma è in realtà un sifonoforo.

È dotata di tentacoli capaci di punture molto dolorose e pericolose per l'uomo.

Ma cosa si può fare in caso di puntura (o meglio contatto) di una Caravella Portoghese?

Anzitutto, mantenere la calma e non farsi prendere dal panico, cercando di uscire dall’acqua e farsi aiutare nell’eliminare eventuale pezzi dell’animale rimasti a contatto con la pelle.

Meglio evitare di affidarsi ai cosiddetti rimedi della nonna, come l’ammoniaca, che rischiano solo di peggiorare l’infiammazione.

Al contrario, la zona colpita va pulita con acqua di mare, ma non con quella dolce in quanto potrebbe determinare l'esplosione di vescicole residue sulla pelle.

Senza tergiversare, è bene richiedere assistenza sanitaria specializzata, o recarsi al pronto soccorso se i sintomi di malessere diventano molto significativi.


In Australia sono quasi 30.000 i casi di punture di caravella portoghese con sporadici conseguenze mortali, per i soggetti più deboli.

Si tratta di uno sinoforo, ovvero il frutto dell’aggregazione di differenti polipi: diversi organismi collegati e fisiologicamente integrati tra loro al punto da essere reciprocamente dipendenti per la sopravvivenza. la vela che fa galleggiare l’organismo, i dattilozoidi, ovvero i tentacoli che hanno il compito di ricercare e catturare le prede, i gastrozoidi che si occupano del processo di digestione e i gonozoidi che si riproducono.

Le punture lasciano lividi rossi che possono durare tra i due e i tre giorni. In alcuni casi, il veleno può raggiungere i linfonodi e provocare reazioni allergiche, come gonfiore della laringe, blocco delle vie aeree e dunque impossibilità di respirare ed anche l’insufficienza cardiaca.