Via Ferrata di Pentumas
Enrico Speziga
La Via Ferrata di Pentumas, sebbene più breve delle altre presenti in Sardegna si rivela sempre impegnativa a causa di una verticale di una quindicina di metri lungo la quale ci si tira su facendo forza su una scomoda catena (in questa occasione abbiamo fatto assistenza col minitraxion). Nonostante recentemente abbia goduto di un buon riattrezzamento, mette ancora in difficoltà molti escursionisti.
Si snoda nelle pareti sulla sponda orografica sinistra della maestosa Gola di Pentumas, nei pressi di un favoloso anfiteatro. A differenza delle altre vie ferrate sarde si trova nel cuore del Supramonte e di conseguenza regala dei magnifici panorami su tutti i dintorni, Valle di Lanaittu compresa.
La Gola di Pentumas costituisce uno dei canyoning (asciutto) sardi più interessanti, in quanto interamente percorribile da monte con corde e imbraghi affrontando una lunga serie di verticali. In questa occasione abbiamo abbinato la via ferrata all'adiacente Cengia Su Piggiu Longu (il grande balcone).
Abbiamo percorso il breve tratto più caratteristico, protetto da un pericoloso cavetto d'acciaio, per poi uscire sulle somme da una vecchia quanto caratteristica "iscalas 'e fustes". La cengia invece prosegue verso monte fino quasi all'emergenza rocciosa indicata in carta come Punta Duavidda. In seguito, una volta a valle siamo tornati alle auto percorrendo Troccu de Corrojos, il tratto terminale della grande e lunga Codula S'Ozzastru, lungo il suo corso propone alcune piccole verticali che prima della piena del 2004 erano attrezzate per essere superate con corde fisse e "iscalas 'e fustes" (scale di legno). Oggi invece bisogna avere con se qualche corda 8la più lunga meglio da 20 m) e nell'ultima verticale sarebbe meglio indossare gli imbraghi.