Un'antica leggenda racconta che il Marchese Malaspina, proprietario del Castello di Bosa, delizioso borgo della Sardegna, era così geloso della moglie che fece costruire un passaggio sotterraneo che dal Castello conduceva alla Cattedrale, in modo che la Marchesa potesse partecipare quotidianamente alle funzioni religiose senza essere vista da occhi indiscreti.
La leggenda del Castello di Malaspina a Bosa
Un'antica leggenda racconta che il Marchese Malaspina, proprietario del Castello di Bosa, delizioso borgo della Sardegna, era così geloso della moglie che fece costruire un passaggio sotterraneo che dal Castello conduceva alla Cattedrale, in modo che la Marchesa potesse partecipare quotidianamente alle funzioni religiose senza essere vista da occhi indiscreti.
Un giorno il Marchese in preda a un raptus di gelosia, per un'immaginaria colpa di tradimento, afferrò un coltello e tagliò le dita di ambo le mani della Marchesa.
Le avvolse in un fazzoletto e lo mise in tasca. Dopo qualche ora incontrò gli amici in città. Dimenticatosi del folle gesto e avendo bisogno del fazzoletto, lo tolse dalla tasca facendo cadere le dita di fronte allo sguardo esterrefatto dei compagni che con l'aiuto del popolo lo incarcerarono.
Non si sa cosa avvenne alla Marchesa ma si narra che non potendo trovare pace, il suo spirito vaghi per l'eternità in quegli stessi luoghi in cui era stato soppresso il corpo.
Secondo un'altra versione le sue dita si sarebbero pietrificate come rocce nei pressi del Castello. Un'altra interpretazione vuole che quelle rocce dette "Sos Testimonzoso" sarebbero i testimoni dell'atroce fatto rimasti impietriti dall'orrore.
Voce narrante Valentino Cappai
Produzione Droneimagine di C.M.L. Srl per Sardegna Promozione